[recto]
[main de Ghino]
+ Al nome di Dio, amen. A dì XXX di maggio(a) 1386.
Egli è buon dì ch’io non v’ò scritto(b) per none esere esuto di bisognio, né da voi non ò auto letera, sì che per questa dirò breve.
La verità è che uno di questi dì io ebbi letera da ‘Ndrea, e chontami avervi scritto(b) di certa robba era ne le mani di Nofri di Pucc[i]o, el quale pare che morisse là e la detta robba per suo testamento(c) richognobbe d’Andrea. E pertanto, chon tutto ch’io so’ certo che non bisogni dirvelo, nientemeno cho∙ riverenzia ve∙ richordo che per amore di lui e di me operiate cho∙ le rede sue che Andrea abbi suo dovere. E se vedeste che per questi fatti fusse di bisognio ch’io venisse perfino chostà o a Pisa, scrivetemelo e sarà facto(d).
E più mi scrive che oltre a la robba aveva il detto Nofri, Andrea paghò per lui, cioè per lo suo testamento(e) f. 9 s. 13 a oro. Ancho questi si vole(f) operare che s’abbiano. Or io chognoscho ch’egli è sconvenevole(g) a darvi questa gravezza. Pure nel tenpo(f) del bisognio si vole(f) richorrere a l’amicho.
Di quello che di questi fatti si trae m’avisa Andrea che voi mel dovete rimetere(h). Non vi sia grave ad avisarmi quanto sopra(i) acciò abbiate seguito(f), e quello ne sperate, e se le rede del detto Nofri sono acte a pag<ha>re(j). Altro non vegio avervi a dire. So’ presto(i) a’ vostri chomandi. Christo vi guardi! Rispondete presto(i).
Ghino di Bartalomeo di Siena, a’ vostri chomandi.
[verso]
[adresse]
Francescho di Marcho da Prato(k) in Firenze, propio
.G.
[main non identifiée, différente de celles de Francesco di Marco et Monte d’Andrea ; date de réception]
1386, da Siena, a dì primo di magio.
Risposto.
(a) Tilde superflu sur io. (b) Tilde superflu sur tto. (c) Tilde superflu sur men. (d) Tilde superflu sur to. (e) Tilde superflu sur mento. (f) Tilde superflu sur le o. (g) Tilde superflu sur le second o. (h) Tilde superflu sur le premier e. (i) Abrégé à la fois par la hampe du p barrée et par un tilde ondulé. (j) Trou dans le support. (k) Tilde ondulé superflu.