[recto]
[main de Battista]
Al nome di Dio, amen. A dì 26 d’aprile 1385.
Avemo a questi dì lettara dal vostro da Prato, e avisava di ferro e che per una mostra ne gli mandassimo una soma perché ‘l ferro non si poteva avere a meno che f. 18 d’oro migliaio. No∙ ne gli mandamo. Avisamo loro di tutto, e sse veghono che venghi loro chosa da ffarnne utile, n’avisasino e mandaremo loro quello voranno.
E ci è venuto aviso nell’animo che avisiamo sarebbe da fare utile, e perché non siamo in tutto forti da noi, richiediamo voi se vi paresse di chonperare grano in nella Marema nostra inn su la richolta, e a questo mettaremo la persona nostra e più quello vi paresse e voi solo i denari, e teremo a meço di ciò che Iddio ne chonciedesse. E sse acciò vedete sia d’attendarvi, v’incho[n]verebbe essare là in su la seghatura perché allora chi à fatta la vociera à bisogno di denari per fare la richolta. Di tutto siate avisati. Se vi paresse, avisate presto di vostra inntençione. Altro non chale dire. Achomandiànvi a Dio.
Se de’ fatti d’Andrea avete da ppoi alchuna nuova, avisatene.
Battista d’Andrea / e conpagni // di Siena, salute.
[verso]
[adresse]
Franciescho di Marcho da Prato e chonpagni in Pisa. R.
(marque de la compagnie Battista d’Andrea)
[main de Francesco di Marco ; date de réception]
1385, da Siena a dì 28 d’aprile 1385.
Risposto.
(a) Tilde superflu.