[recto]
[main de Battista]
Al nome di Dio, amen. A dì 30 di gienaio 1387.
Egli è più tenpo che noi vi scrivemo che voi ci mandaste a paghare f. 35 d’oro che noi restavamo a dare ad Andrea di Bartalomeo di f. 60 che avavamo rischossi di suo. Di che, none avendocieli mandati a paghare, gli avavamo dimentichati. E avendo una lettara a’ dì passati da Andrea, ci richorda che detti denari vi rimettessimo, e chosì facciamo.
In questa vi mandiamo una lettara in messer Cristofano Verdelli e Mino di Simone, per la quale vi farete dare a l’usança f. trentacinque d’oro. E quando a<u>ti(a) gli avete, gli ponete a ragione d’Andrea detto e lui n’avisate, e chome aviamo paghati in tutto per llui chon questi f. 60 d’oro e f. 25 paghamo per lui a Ghuccio maciellaio e quigli denari dovavate paghare voi, sicché noi [= non] gli paghamo noi. Sicché di tutto siate avisati e di tutto avisate lui. Altro non chale dire. Siamo a’ servigi vostri. Acomandiànvi a Dio. Rispondete.
Battista d’Andrea / e conpa(gni // di Siena, salute.
[verso]
[adresse]
Franciescho di Marcho da Prato e conpagni in Firençe
(marque de la compagnie Battista d’Andrea)
[main non identifiée ; date de réception]
1387, da Siena(b), a dì II di febraio(c).
(a) Abrasion du support. (b) Tilde superflu sur le a. (c) Tilde superflu sur le o.