[recto]
[main de Ghino di Bartolomeo]
+ Al nome di Dio. A dì III di dicienbre 1383.
Abiànvi scritto a’ dì pasati quanto è stato di bisogno e poi, a dì II di questo, avemo vostra lettara fatta a dì 22 del mese, a la quale apresso a’ bisogni rispondiamo.
E’ ci piacie abiate posto a nostro chonto per rifatto di vostro incienso(a) f. 16 s. 6 I/I a oro e no· ne abiamo ancho però riscosi e danari e non è però venduto a termine. Ogi crediamo averlli tutti.
Chome per altra vi diciemo, troviamo restate avere da f. 66 d’(oro), de’ q(u)ali n’abiamo a riscuotare da f. 40 d’oro e no· resta tutto dì di solicitarli [….](b) che se nostri fusero. Quando fieno rischosi li rimetteremo di presente dove ci avete detto e avisarévene. E non ci spiacie perché cie· richordiate speso solicitiamo di riscuoterli. Ancho l’abiamo charo.
Voi dite che se da Gienova(c) ci sarà mandato niente, pensate mandarano a que’ di Franciesco da Prato perché scrivemo loro mandasero pure a voi. Bene abiamo da loro risposta e diconci niente a(d) nostro (?) pregio posono avere, sì che non crediamo mandino niente.
Altra risposta non ‘chade a vostra lettara e poi non vegiamo altro avere a dire di nuovo.
Kanbi per chostì 1, Vinegia 1 I/I, questi pegio ; Firenze I/I, Perugia 2 I/I in ¾, questi meglo. A Dio!
Per Bindo Tucci di Siena.
[verso(e)]
[adresse]
Salvestro Barducci e compagni in Pisa
(marque de la compagnie Bindo Tucci)
(a) s corr. sur z. (b) Bord droit du feuillet déchiré. (c) Tilde superflu sur le o. (d) Corr. sur autre caractère peu lisible. (e) Le revers comporte aussi un indice de réemploi : opération arithmétique sur cinq lignes.