Bindo Tucci à la compagnie Datini de Pise, Brescia, 22-12-1383 [ASPo, D.442, 302700]

[recto]

[main de Ghino di Bartolomeo]

  + Al nome di Dio, amem. A dì XXII di dicembre 1383.

 A dì XXI del mese ricevetti vostra letera fatta a dì 4 di detto, e quanto(a) per essa dite abiamo inteso. Apresso a bastanza rispondiamo.

 Avisati siamo chome la chonpagnia di Salvestro Barducci si leva di costì, onde dite che i nostri di Siena di quelle(a) facemde aranno a fare costì s’intendono chon voi, e simile voi di quelle(a) arete a fare in Siena v’intendarete cho∙ loro, la quale(a) chosa molto ci piace.

 E più dite sete avisati da loro di nostro traficho, e pertanto dite sete atti a servirci d’ogni merchantia avesimo bisognio, e simile di chambi e tutto ; e che, se di nulla abiamo bisognio(b), vi richiediamo e voi ci servirete chon quella(a) fede faceste voi medesimi, e chosì siamo certi ; e ‘l simigliante faremo noi a voi, se di nulla aremo bisognio : vi richiedaremo e voi v’ingegnarete di servirci bene acc[i]ò che abiamo materia di richiedarvi(c).

 Ma per avisarvi de’ modi nostri che teniamo chon quelli(a) a chui richiediamo costà, gl’amici nostri di costà ci metono I° per C e chomprano(d), se loro(e) none ànno la lana, e fanola lavare per noi, e quello(a) pocho o asai torna di lavata è nostro ; e quando(a) venghono i(f) termini loro, none ànno se none a mandare a paghare a Milano ad Amdreotto del Maino e compagni per noi ; e noi teniamo avisato Amdreotto del chontinuo de’ termini che li debono venire a pagare. E pertanto, se ci volete servire al partito che gl’altri, vi richiedaremo voi chogl’altri insi[e]me, e più tosto voi che altri, e traiamo l’anno buona somma di lane di chostì.

 E ancho, se voi ci vorete vantagiare ne la ghabella di d. 2 per lira, potrete e daremo più tosto chagione di richiedarvi, e saravi abile a fare(g) però che tutte lane ci so’ mandate per alchuna ripresagla da’ senesi, cioè dal marchese Malaspina, ci so’ mandate(h) a senesi sotto nome e segnio di Donato di Giovanni ; e chosì vi sia a richordo, se nulla vi richiedesimo, di mandare sotto nome e segnio di Donato di Giovanni.

 De’ pregi(i) di più merchantie siamo avisati. Al presente ànno qui(a) pocha domanda. Idio ci meglori!

 Io, Ghino, arei charo che quando(a) voi scriveste a Vignone, e’ non vi fusse graveza a scrivare Ia letera ad Amdrea mio fratello ; e diteli che li piacc[i]a rispondarmi a le letere gl’ò mandate, ché a buona fè, egl’è circha a sei mesi da lui none ebbi letera ; e a lui n’ò scritte più e più, e già mai di nesuna ebbi risposta, né non so se s’è né morto né vivo. E per certo lui fa

vollete

[verso]

male, esendo là la moria forte chome odo che v’è, a none scrivare. E pertanto vi pregho non vi sia grave a scrivare chome v’ò detto ; e se nulla sentiste di lui, vi pregho vi piacc[i]a avisarmene a ciò ch’io none stia più in albagia.

 Altro per questa(a) non fa luogho dire. Christo vi guardi sempre!

 Bindo Tucci di Brescia, salute.

[adresse]

 Framcescho di Marcho da Prato(f) e compagni in Pisa

 (marque de la compagnie Bindo Tucci)

[main de Stoldo di Lorenzo ; date de réception]

 1383, da Brescia(j), dì 10 di genaio(k).

Risposto.

(a) Hampe du q barrée. (b) Tilde superflu sur nio. (c) Tilde superflu sur rvi. (d) Tilde superflu sur an. (e) Tilde superflu sur ro. (f) Tilde superflu. (g) Mot suivi d’un second a fare rayé. (h) ci so mandate ajouté dans l’interligne supérieur. (i) Tilde superflu (outre le trait de suspension) sur eg. (j) Brescia corrigé au dessus de Fire rayé. (k) Tilde superflu sur le o.

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